(sul comunicato stampa: la foglie di fico della solidarietà umana).
Marineo – L’espressione viene usata come metafora per indicare l’intenzione di celare, alla meglio, un’azione disonesta, fingendo di fare una cosa, ma facendone in realtà un’altra molto diversa da quella che si vuol far credere di stare facendo. E così il nostro sindaco s’è trovato la sua “foglia di fico”. La “vergogna” di falsificare la verità e diffondere notizie a suo piacimento lo coprirà coll’ennesima riedizione delle stampelle Coinres. Dire che lui anche all’interno del consorzio sposa l’immagine del “facciotuttoio” ormai è saputo e risaputo. Invece, eccola lì la soluzione, la “foglia di fico”: costruisce la notizia in modo da far credere alla cittadinanza che l’amministrazione Ribaudo è la panacea di tutti i mali. La “foglia di fico” è stata presentata – martedì mattina – il consiglio comunale è stato fatto lunedi sera, questo ci fa pensare che i ribaudiani hanno già pronti i volantini prima, oppure come dice il BUON GUGLIELMO usano la notte in modo completamente sbagliato. Di sicuro subito dopo la chiamata alle armi all’uopo organizzata dal padrone di casa. Faccia politica il buon ribaudo, non si rifugi nel ventre molle di una sua moratoria con la scusa che ci siano le stampelle. Non faccia del Coinres la foglia di fico dietro cui nascondere il proprio disorientamento. Quando i ribaudiani si sono irrigiditi, hanno pensato malamente, che votando l’o.d.g. della minoranza, sarebbe crollata la solidarietà umana espressa alla delegazione marinese a Baucina, così i relativi “corollari” sulle precedenti scelte politiche che il trio Pernice, Rocco, Lo Pinto ebbero con la minoranza, sono risultate nefaste (unico coerente il Presidente Quartuccio). Non sapendo come uscire dalla situazione, hanno fatto ricorso all’espediente politico più vecchio e più logoro: un vertice di maggioranza, per trovare come metterci una “pezza”. Il breve e trionfalistico comunicato ufficiale doveva, secondo loro, essere la classica foglia di fico capace di addossare le colpe alle solite stampelle, coprire le “vergogne” e farle dimenticare. E la dichiarazione di Pernice, inesauribile nelle sue contorsioni verbali per far finta di non capire, secondo il quale “con questo documento il caso solidarietà a Ribaudo è chiuso. Anche lui,sposa lo scempio delle scelte politiche adottate dall’amministrazione comunale sulla problematica Coinres. Politica a parte, fu come se Pernice, Rocco e Lo Pinto dimenticassero le pesanti critiche rivolte all’amministrazione comunale. Anzi, hanno avuto la pretesa di far credere che non fosse successo proprio nulla. Proprio come fanno i bimbi più piccoli che coprendosi gli occhi credono che nessuno li veda! Ma, mentre in Comune si cercava di “narcotizzare” l’opinione pubblica, i ribaudiani hanno continuato a tuonare con forza contro il Coinres e gli operai ex Temporary, tanto alla fin fine a pulire il paese ci pensano gli operatori ecologici improvvisati della cooperativa “Gli amici di Franco”! Quindi quella che doveva essere la provvidenziale “foglia di fico” ha invece evidenziato ancora di più una verità solare di larga parte della politica politicante nella nostra Marineo e cioè che, per questa amministrazione comunale, gli ideali e i grandi principi democratici sono cose per le quali bisogna battersi sempre con dichiarazioni solenni e lapidarie, a meno che non si tratti di rischiare di perdere la “cadrega”. E’ con questi atteggiamenti che si alimenta la sfiducia della gente nella politica e nei politici! *Consigliere comunale Pdl
Scrivi una risposta a PEPPE PERRONE Cancella risposta