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Il Premio Marineo è giunto quest’anno alla sua quarantesima edizione, 40 anni durante i quali,si è guadagnato un notevole prestigio culturale nella vasta cerchia dei concorsi letterari nazionali.

Il premio speciale internazionale è stato attribuito a Michele Placido personalità di primo piano del teatro e del cinema contemporaneo. Con tale riconoscimento la commissione giudicatrice “ha voluto riconoscere le qualità e la notevole professionalità di un’artista completo che, dopo aver calcato le scene per oltre quarant’anni, continua a rivelarsi un protagonista nel panorama culturale contemporaneo. La giuria ha voluto anche manifestare l’apprezzamento pieno per il suo impegno civile a favore delle problematiche sociali, affrontate con sensibilità e coraggio, interpretando ruoli di personalità del nostro tempo tra cui “Giovanni Falcone” nel film di Giuseppe Ferrara, Enzo Tortora in “Un uomo perbene” di Maurizio Zaccaro ed “Aldo Moro”.

Nell’ambito della poesia edita in lingua italiana la giuria, presieduta da Salvatore Di Marco, e composta da Flora Di Legami, Giovanni Perrone, Ida Rampolla, Tommaso Romano, Michela Sacco Messineo, Ciro Spataro, ha attribuito il primo premio ex- aequo a Piero Longo, con la silloge “Probabili Orditure”, Plumelia Edizioni e a Danilo Mandolini, con la silloge “A Ritroso”, Edizioni L’Obliquo . Oltre ai vincitori sono entrati nella rosa dei finalisti i seguenti autori: Luigi Mazzella, con “I pazzi e le smorfie”, Genesi Editrice, Ildo Cigarini, con “Varchi”, Book Editore, Loretto Rafanelli, con “L’indice delle distanze”, Jaka Book, Alessandro Quattrone, con “Prove di lontananza”, Book Editore, Francesco Marani, con “Terza Declinazione”, Book Editore.

Nella sezione opere inedite in lingua siciliana il primo premio, con diritto alla pubblicazione della raccolta, è stato assegnato a Salvatore Gaglio con “La vita e l’amuri”. Sono risultati finalisti: Emanuele Insinna, con la raccolta “Petrafennula” e Stefano Lo Cicero, con la raccolta “Mutivi”.

Nella sezione opere edite in lingua siciliana il primo premio è stato assegnato ad Angela Bonanno con la silloge “Pani schittu”, edizioni CFR. Nella stessa sezione sono risultati finalisti: Lia Mauceri, con la silloge “Ciaramìtuli, edizioni Drepanum, Rosa Maria Ancona, con la silloge “Appunti per un libro di versi”, Edizioni Thalìa, Mario G. B. Tamburello, con la silloge “Diapason”, Edizioni La Zisa.

            La Commissione Giudicatrice, inoltre, ha deciso di assegnare una targa premio a Erika Reginato (Venezuela) per l’opera straniera “Gli eletti”, tradotta in lingua italiana da Emi Rabuffetti Raffaelli Editore.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente delle Fondazioni Guido Fiduccia “perché il premio pur tra tante difficoltà in tutti questi quarant’anni è riuscito ad assolvere un ruolo di servizio culturale non solo nel territorio provinciale ma in tutta la nostra Regione, sottolineando   come la rassegna abbia portato nella cittadina marinese personalità di levatura internazionale, e la scelta di Michele Placido per la quarantesima edizione conferma il livello culturale del Premio”.                                                    

Il Presidente delle Fondazioni Culturali Arch. Guido Fiduccia

Visualizza della Commissione Giudicatrice

9 risposte a “Designati i vincitori del 40° Premio Città di Marineo, a Michele Placido il Premio Speciale Internazionale”

  1. Questo è l’evento annuale che propella i notabili marinesi a calcare il palco per presentare i soliti premi che verranno certamente dimenticati il giorno seguente. Insomma, la cultura dei pochi viene inflitta al paese intero mentre giustamente i cani randaggi in paese abbaiano nel sottofondo per la gioia!

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  2. Levateci il pensiero! Questa giuria e questi organizzatori ormai sono gli stessi e fino a quando qualcuno muore nessuno si dimette. E’ quel poco che sono riusciti a fare durante la loro carriera. Il peggio e’ che sono convinti di avere una formula vincente. Mi chiedo come si sentono dopo le foto ricordo, quando ritornano nell’oscurita’ che meritano.

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  3. Anna Maria, Liliana, non fateci caso, il premio di poesia resta in mano, infatti monopolizzato, da individui che ci tengono a farsi notare. Quei paesani che assistono alla presentazione lo fanno per vedere il personaggio piu’ o meno famoso ed al tramonto della sua notorieta’, il quale per mancanza di migliore informazione sull’impostazione dell’evento, accetta il riconoscimento. C’e’ da chiedersi quanti hanno rifiutato con una scusa o l’altra questo premio che conferisce ben poco alla loro carriera. La citta’ di Marineo, borgo povero del palermitano, con un’alta percentuale di giovani disoccupati, potrebbe interessarsi a ben altro. Questo alliscio alla vanita’ dei pochi giova zero introito al paese.

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  4. Smettetela di fare inutili polemiche! Perché, coloro che hanno fondato e mantenuto per 40 anni il premio di poesia, dovrebbero fare fagotto e andarsene? Con quale coraggio si possono fare certe rischieste? Impegnatevi, date il vostro tempo alla collettività, fate sacrifici per tanti anni … e poi … potete pure lamrentarvi! Se poi, il premio di poesia non vi sta bene, potete farne sempre un altro migliore. Il premio di poesia non è la cultura, ma indubbiamente è una parte molto importante per la nostra piccola Marineo. Condanno la mancanza di una certa progettualità a lungo raggio come mancata istituzione di una casa editrice collegata al premio o magari la creazione di una rivista specializzata a cadenza periodica del premio, l’assenza di progetti finalizzati alla realizzazione di un auditorium, ecc…. ecc… ecc… Ma con quale coraggio posso dire che il premio non valga nulla? Finiamola con questa lotta tra guelfi e ghibellini! Siamo tutti ridicoli! Il premio vale molto di più di quello che pensate, seppure non abbiamo occhi per vedere, occhi per guardare! Come marinese, devo dire grazie a questi signori, al di là dell’ideologia o della simpatia personale.

    THE BOY SCOUT

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    1. Per 40 anni abbiamo visto le stesse faccie organizzare la cosa. Hanno forse mai lasciato spazio ad alcun altro che potesse prendere qualche iniziativa? Per questo l’evento puzza di fradicio, e, secondo il BOY SCOUT, non dovrebbero esserci polemiche? Il premio non e’ che valga nulla, semplicemente vale poco, e non ha mai contribuito a migliorare il paese per portare prestigio ed introito finanziario. L’evento serve soltanto per quel giorno, quando finisce, rimane nulla, o meglio le foto ricordo che gli organizzatori fanno con i premiati.

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  5. Un giorno finiremo di parlare di introito finanziario e prestigio, e forse allora, potremo parlare di cultura disinteressata. Poi, perché tanto accanimento? Sembra quasi che parliate per invidia!

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  6. LA PERSEVERANZA E’ LA VIRTU’ DEI FORTI, E COLORO CHE SI SONO PRODIGATI PER TANTI ANNI NELL’ORGANIZZAZIONE DEL PREMIO DI POESIA, NON SOLO HANNO L’ONERE MA ANCHE L’ONORE E IL DIRITTO DI FARE PARTE DELLA COMMISSIONE. PARLATE DI MERITOCRAZIA, E POI, VOLETE SOSTITUIRVI AI MERITEVOLI SENZA AVERE NESSUN MERITO. MENTRE VOI CRITICATE, C’E’ GENTE CHE LAVORA AFFINCHE’ IL PREMIO POSSARE ANDARE AVANTI!!!

    LO SCOUT

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  7. Martino si sbaglia, quando parla di personaggi tramontati che partecipano al premio: Mi risulta tutto il contrario. I personaggi – o almeno buona parte di essi – che partecipano al premio sono sulla cresta dell’onda. Ripassando gli annuari del premio, potrai vedere che coloro che sono stati premiati erano personaggi in voga in quel momento! Vedi Angela, Battiato, Vespa, Ittillimani, Branduardi e tutti gli ospiti stranieri che si sono avvicendati sul palco. Basta leggere e documentarsi sulla storia del premio!

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  8. chi dici? nun mi riri nienti!

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