coro

di Franco Vitali

Sono appena rincasato , reduce dalla manifestazione natalizia che ha visto protagonisti i bambini della Scuola Primaria di Marineo, ed è vivissima in me l’emozione, la soddisfazione ed un piacevole senso di appagamento.

Non la consueta “recita” natalizia, senza nulla togliere alle migliaia di recite scolastiche a festeggiamento del Natale: frutto sempre di un grande impegno degli insegnanti e della genuinità dei bambini marinesi di ogni tempo.

Una festa nel paese quest’anno; un intero paese in festa, un paisi misu a rumuri per una nuova formula felicemente scelta, preparata e messa in atto da insegnanti, bambini e famiglie marinesi!

I bambini divisi in gruppi rappresentanti ciascuno le cinque classi della scuola primaria, iniziavano in sequenza la loro “recita” presso l’antichissima chiesa del Crocifisso e da lì, mano mano che ciascun gruppo esauriva la propria performance, si spostava alla Chiesa di Sant’Anna, poi alla chiesa di Sant’Antonino, poi ancora a quella di San Michele, per concludere alla Matrice: una formula del tutto simile a quella adottata per la Dimustranza di Santu Ciru.

Grande fermemto per le strade marinesi oggi pomeriggio: bambini festanti ed “elettrizzati”; genitori, nonni, zii ed amici di famiglia mobilitati ed ansiosi di vedere all’opera i loro bambini; insegnanti indaffarate a tenere a bada gli alunni ed a fare le ultime raccomandazioni per una ottima riuscita dei mini spettacoli, delle filastrocche e dei canti.

La gente dai marciapiedi osservava ammirata: tutto il paese era in festa, partecipava con gli occhi e col cuore all’evento. L’intera comunità si sentiva inconsciamente partecipe e si respirava quell’aria, ormai rara, di un paese che si raccoglie unito intorno ad un fenomeno sociale aggregante, identificante, appagante.

L’idea vincente : portare lo spettacolo natalizio in tutti i quartieri marinesi; coinvolgere tanta gente che aveva difficoltà a spostarsi da casa; avvicinare il mondo della scuola alla realtà sociale marinese; trasferire ai bambini un nuovo “senso” del proprio paese e renderli protagonisti.

Grazie per tutto questo: ai bambini che tanto entusiasmo hanno dimostrato; alle insegnanti che tanto si sono prodigate per preparare gli alunni; alle famiglie che hanno fatto da cornice festosa all’evento; ai tanti marinesi che hanno accolto con simpatia la manifestazione.

Mi sono sentito “più marinese” oggi pomeriggio: ho percepito che la nostrta comunità, se opportunamente stimolata, riesce a sentirsi unità provandone piacere e “ritrovandosi” ed ha ancora vivo il senso della propria identità.

Questo mi sentivo di esprimere, insieme ad un ennesimo “grazie” alla scuola, ai bambini ed alle famiglie marinesi…ed insieme ad un Buon Natale ed un Felice Anno nuovo.  (foto di Graziella Scarpulla)

 

Una replica a “Pi Natali comu pi la Dimustranza….”

  1. Avatar Rosa Maria D'Anna
    Rosa Maria D’Anna

    Ieri sera erano cira le 19 quando i bambini e le insegnanti delle classi 3^ eravamo davanti allo spiazzale antistante la chiesa madre in attesa di fare il nostro ingresso e dare inizio al nostro spettacolo.Dopo quasi 5 ore, eravamo già arrivati al termine del nostro viaggio itinerante per le vie e le chiese di Marineo e ci sentivamo tutti un pò stanchi, ma emozionati ,ancora una volta, come accade sempre prima di ogni spettacolo.Ti sei avvicinato,caro Franco e hai cominciato a sciorinare complimenti per quanto avevi visto girando ,insieme ai bambini ,per le vie del nostro Paese.Per prima cosa mi hai detto: pari la festa di Santu Ciru! Tutto il paese è in movimento,le strade pullulano di bambini, di genitori, le chiese sono piene come nelle grandi festività, ma soprattutto, entrando nelle chiese di S.Anna e S.Antonino ho visto tanti anziani che non si vedevano da tempo! Fate in modo che questo evento non resti isolato nel tempo,ma preparatevi già per il prossimo anno!”
    Caro Franco, ancora una volta avevi fatto “centro”, cogliendo il vero significato ed il vero messaggio di questa iniziativa educativo-didattica che ti prometto mi adopererò perchè venga riproposta. Vedi ,tutto è nato da un forte desiderio di noi docenti di uscire dalle nostre aule per raggiungere le periferie, realizzando il messaggio di Papa Francesco: “uscite e andate incontro a chi sta ai margini delle città!” Così abbiamo pensato subito a questo “Coro itinerante” con canti natalizi da eseguire nelle chiese dei nostri quartieri ,prima di tutto per consentire ai nostri vecchietti di partecipare, facendo pochi passi ed ai nostri bambini la possibilità di conoscere la storia di queste chiese.
    Penso che siamo davvero riusciti nel nostro intento! Anche io come te ho visto tanti anziani che da tempo non incontravo più ,seduti in prima fila applaudire i nostri bambini con un pò di commozione nell’incontrare anche loro molti “paesani”. La gente per le strade finalmente sorridente ( e di questi tempi sembrava un miracolo) andava su e giù insieme ai bambini vestiti con costumi diversi, trasformando Marineo in un presepe vivente! E allora se siamo riusciti a dare anche un solo momento di serenità alla nostra comunità, possiamo essere certi che quest’anno il Natale sarà davvero Speciale. “”Che bello se ognuno di noi alla sera potesse dire: oggi ho compiuto un gesto d’amore verso gli altri.”” (Papa Francesco)

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