I Carabinieri della Stazione di Bolognetta, nella serata di ieri hanno rintracciato e tratto in arresto in ottemperanza a “ordinanza per l’applicazione della misura cautelare personale coercitiva della custodia cautelare”, emessa in data 15 settembre 2010 dal Tribunale di Termini Imerese (PA) – Ufficio G.I.P., i coniugi:  GIARDINA Onofrio, classe 1980, domiciliato a Bolognetta, fruttivendolo;  MATTIOLO Vita, classe 1983, incensurata.

Il G.I.P. – concordando con le risultanze investigative della Stazione Carabinieri di Bolognetta, svolte mediante servizi di osservazione a distanza – ha ritenuto i due coniugi responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, commessi a Bolognetta nei mesi di maggio e giugno scorsi.

Le indagini sono state avviate dal mese di aprile, dopo che i militari avevano notato uno strano “via vai” da un locale commerciale adibito a negozio di frutta e verdura, gestito dalla coppia in una centralissima via del paese di Bolognetta.

I movimenti non sono passati inosservati ai Carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini. Le attività – condotte mediante pedinamenti, servizi di osservazione a distanza e perquisizioni personali e veicolari – hanno prodotto riscontri operativi positivi, consentendo ai Carabinieri della locale Stazione di accertare che i due coniugi erano quotidianamente impegnati nello spaccio di sostanze stupefacenti – singole dosi di hashish e marijuana – che cedevano ad acquirenti del posto e dei comuni limitrofi. In particolare, è emerso che il negozio di frutta serviva – in sostanza – a fare da copertura alla più redditizia attività di spaccio. Nel corso delle indagini i militari dell’Arma hanno recuperato numerose dosi di hashish e marijuana, segnalando alla Prefettura per uso personale non terapeutico di sostanze stupefacenti una quindicina di giovani, alcuni dei quali assuntori abituali.

In sostanza, il G.I.P. ha considerato ben fondato il materiale probatorio raccolto dai Carabinieri nel corso delle indagini e ha ritenuto che le condotte poste in essere dalla coppia fossero così gravi da richiedere l’applicazione della misura cautelare degli arresti.

Il GIARDINA è stato associato presso la casa circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese, mentre la moglie MATTIOLO è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione poiché madre di minore di età inferiore ai 3 anni. (Comunicato stampa Carabinieri)

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